Abbandono scolastico in Italia: piaga aggravata dell’emergenza

Abbandono scolastico in Italia: piaga aggravata dell’emergenza

E’ una perdita incalcolabile in termini di investimento sul futuro e sull’emancipazione sociale e lavorativa di una generazione e sulla libertà di pensiero e la possibilità di dare spazio a competenze e passioni: parliamo della dispersione scolastica in Italia. I bambini e i ragazzi che lasciano abbandonano i banchi di scuola nel 2018, secondo i dati del Ministero dell’istruzione, sono oltre 800mila su circa sette milioni.

A lugio 2019 almeno 100mila tra loro, dai 13 e i 17 anni risultavano «dispersi» nel percorso tra il primo e secondo grado di scuola dell’obbligo. Il dato è già di per sé allarmante. Ma ad esso bisogna sommare l’abbandono scolastico e formativo di quasi 600 mila giovani dai 18 ai 24 anni nel 2018, Un risultato davvero sconfortante, soprattutto se confrontato con il quadro europeo nel quale l’Italia è quasi fanalino di coda, fanno peggio solo Turchia, Islanda, Spagna e Malta. La media dei paesi UE è al 10,6%, ad un passo dall’obiettivo 2020: scendere sotto il 10%.

L’elemento più preoccupante, però, è un altro, cioè l’inversione di tendenza registrata a partire dal 2017. Fino al 2016, infatti, il tasso è sceso lentamente ma inesorabilmente, arrivando a toccare il 13,8% dal  19 del 2009. Poi il peggioramento al 14% nel 2017 e al 14,5 nel 2018. E se si rivelano urgenti politiche mirate per il rilancio della scuola, molte organizzazioni sono già operative da anni per il recupero di tanti bambini e ragazzi d’Italia. 


Fonte: VaticanNews

Tonio Rollo

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