Il latino, una scuola di attualità

Il latino, una scuola di attualità

Come il latino ci salva la vita” di Silvia Stucchi

Ma quando vissero Cicerone, Seneca, Tacito, Apuleio, Catullo…? Duemila anni fa. No. Vissero, pare voglia dire Silvia Stucchi, nel XXI secolo. Sono nostri compagni di viaggio, nostri contemporanei.

Silvia Stucchi insegna nell’Università Cattolica e nei licei, è dottore di ricerca in filologia classica, è giornalista. Con la passione che nutre per il latino e per la scuola ci accompagna in un viaggio divertente e istruttivo nella letteratura e nella storia di Roma antica. La padronanza della materia, la semplicità dello stile, la semplicità del modulo narrativo fanno di Come il latino ci salva la vita un libro da leggere. Da consigliare a quanti aspirano ad acquisire conoscenze, a non disperdersi nei labirinti del mondo contemporaneo.

Stucchi conversa coi classici, ne riporta parole e pensieri. E i classici parlano il linguaggio del nostro tempo, affrontano problemi del nostro tempo. Oggi i giornali parlano di drammi familiari: ma i “dissapori” familiari non sono solo un problema d’oggi. Il film di Mario Monicelli del 1992 Parenti serpenti ci rimanda a tanti autori antichi che trattano della famiglia, del pater familias, della patria potestas. Si pensi alle tristi vicende di cui si occupa Cicerone nella Pro Cluentio: «famiglie esemplari per conflittualità, da far impallidire le liti e i contrasti che vediamo messi in scena in certe trasmissioni televisive». E la scuola? Da inorridire: maestri che gridano, ragazzi indisciplinati. Il discorso cade sui costumi: la moda, le abbuffate e la dieta, il denaro, gli spettacoli, i rumori, le vacanze, la bellezza fisica. Si sofferma sulla vecchiaia: «Senectus ipsa est morbus », dice Cremete nella commedia Formione di Terenzio. Cicerone respinge le accuse rivolte agli anziani («a rebus gerundis senectus abstrahit») e loda quanti anche in età avanzata difendono lo Stato.

Oggi Cicerone firmerebbe l’appello della Comunità di Sant’EgidioSenza anziani non c’è futuro (contro una sanità selettiva)”. Si parla di ambiente e corruzione: contro loschi affaristi in azione tra i boschi della Sila si leva il grido di Galba che, scrive Cicerone, «patrocinò quella causa con tanto calore e veemenza, che non vi fu quasi periodo del suo discorso che non venisse applaudito». E ancora: la politica, le leggi, l’amicizia, le delusioni, le pene amorose, le sofferenze interiori, i riti religiosi, i riti funebri, il senso degli interrogativi sulla vita oltre la morte (una bella pagina su Agostino). La Stucchi è in piena consonanza con Ivano DionigiIl presente non basta. La lezione del latino, Mondadori 2017) per il quale «Il latino non è agli antipodi della modernità». I giovani cercano la vita?: «Nel latino ce n’è più che sul web».

Francesco Pistoia


Fonte: Avvenire, 12 giugno 2020

L'ufficio diocesano

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