Parliamone! L’Esame di Stato
Un incontro per riflettere sull’Esame di Stato, per chiarire dei lati oscuri e nebulosi di un rito di passaggio per tantissimi studenti che si preparano a lasciare la scuola superiore e tuffarsi nella vita da grandi e da persone culturalmente ‘mature’. In collaborazione con il Movimento Studenti di Azione Cattolica (Msac) di Lecce abbiamo invitato in collegamento Andrea Facciolo, referente legislativo per il Msac per il Ministero dell’Istruzione.
In apertura Andrea Caiulo, uno dei due Segretari del Msac, ha presentato la mission del Movimento e l’impegno di farsi prossimi e testimoni dei giovani studenti all’interno del proprio ambiente di vita quotidiano. Don Sandro Quarta ha chiarito il rifermento costante alla figura di don Lorenzo Milani e la sua scuola di Barbiana. ‘L‘I Care – ha detto l’Assistente del Msac Leccese – è sempre attuale. Ai ragazzi sta a cuore la propria vita e il proprio luogo di impegno. La loro formazione parte dal gruppo di Giovanissimi della parrocchia di appartenenza. Loro sanno che quanto maturato deve essere vissuto all’interno della scuola con testimonianza coerente e proposte costruttive. Ha poi aggiunto: ‘Il Movimento rappresenta l’ala missionaria dell’Ac nella scuola attraverso un annuncio fatto di impegno e testimonianza in classe.’
Andrea Facciolo si è definito uno che si incastra tra scuola, casa e parrocchia, appassionato al suo servizio all’Ac e alla scuola, curioso nel cercare le proposte che potevano essere utili da essere presentate al MI. “Il Forum – ha detto Facciolo – si è incontrato più volte dalla Ministra e dai Tecnici e l’impressione è stata quella che le proposte potate al tavolo siano state la base di quello che alla fine è il Decreto finale. Si è sviluppato un vero dialogo costruttivo anche in funzione della riapertura dell’anno scolastico“.
L’esame secondo la Costituzione non può essere cancellato perché ogni fine ciclo prevede un esame, anche perché c’è ancora il valore legale del Titolo finale, allora si è cercato di trovare una soluzione che tenesse conto della situazione molto particolare vissuta in questi mesi. La soluzione della stesura in proprio dell’elaborato relativo alla seconda prova scritta (quest’anno si farà individualmente dall’1 al 13 giugno e quindi inviato al docente via mail) è il risultato di quando gli studenti in varie sedi hanno proposto al Ministero. Qualche dubbio resta riguarda l’omogeneità e uniformità dell’elaborato tra le diverse commissioni e scuole. La scansione temporale e la griglia di valutazione rappresentano vincoli che arginano la discrezionalità.
Sarà necessario seguire ferree norme di sicurezza per il numero di studenti e accompagnatore per ogni giorno, riguardo la collocazione nelle aule e nella gestione del materiale da utilizzare.
Per quest’anno è stata predisposta una tabella per la conversione dei crediti, visto che non ci saranno le prove scritte, quindi i punti a disposizione saranno 40 e non 60 come era e come sarà per il prossimo anno, nella speranza che si torni alla normalità. Si tratta di una deroga alla legge così come solo per quest’anno è prevista l’ammissione all’esame o agli anni successivi con insufficienze in più di una materia. La legge prevedeva già dallo scorso che si potesse essere ammessi alla Maturità con una insufficienza, ma non alla classe successiva con valutazioni non sufficienti, si poteva sospendere il giudizio (rimandare la valutazione) con insufficienze in una o più discipline o, in casi eccezionali, viste le carenze gravissime, la non ammissione all’anno successivo. Pur cambiando la tabella dei crediti, resta la possibilità della Commissione ad attribuire Lode e Bonus (max 5 punti), in base ai criteri definiti in sede di riunione preliminare (il 15 giugno).
Riguardo all’avvio del nuovo anno si sta lavorando alla riduzione delle classi pollaio, con qualche difficoltà vista la situazione degli organici su cui in realtà non si sta parlando. Il Comitato Tecnico-scientifico ha elaborato delle indicazioni che il Ministero deve valutare, intento le scuole stanno provvedendo alla definizione del numero di studenti che si possono accogliere in sicurezza.
Un altro mito sfatato il collegamento tra Ministero dell’istruzione e Ministero dell’Università e la ricerca riguardo al peso che potrebbe avere il voto della maturità e i test di accesso alle Facoltà universitarie. Non è mai successo e mai succederà, anche perché ogni università è un modo a parte e non dialoga con quella vicina o dello stesso indirizzo.