La Chiesa italiana per la scuola durante la pandemia

La Chiesa italiana per la scuola durante la pandemia

Nei mesi della chiusura si è verificata una forte attenzione del mondo ecclesiale per la scuola, attraverso un fitto dialogo, momenti di riflessione e iniziative di sostegno e solidarietà

La Chiesa italiana per la scuola” è il titolo dell’intervento tenuto dal prof. Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio nazionale CEI per l’educazione, la scuola e l’università, al convegno promosso il 6 luglio scorso dall’associazione “Il rischio educativo”.

Nella sua relazione, Diaco ha evidenziato, da parte della Chiesa italiana, atteggiamenti di vicinanza, riflessione, sostegno e solidarietà. A manifestare vicinanza alla scuola sono stati per primi i vescovi che, fin dai primi giorni della chiusura delle scuole, hanno inviato messaggi scritti o video, facendo sentire la loro premura agli studenti, alle famiglie, agli insegnanti e al personale. La Pasqua vicina e, successivamente, l’avvicinarsi degli esami, sono state le occasioni per tale dialogo.

In secondo luogo, l’esperienza fatta in questi mesi è stata un’esperienza di riflessione sulla scuola. Ci sono state, nella comunità ecclesiale, diverse occasioni di incontro e confronto e numerosi articoli e interventi nei mezzi di comunicazione. Fra i temi emersi, spiccano il bisogno di vicinanza e di presenza, insopprimibile nell’educazione, e dunque il primato delle relazioni e l’importanza del rapporto tra la scuola e la famiglia. Ci si è inoltre soffermati sull’educazione come azione che promuove autonomia, ben diversa dall’ “addomesticare” e dall’inserire nel modello culturale e nel sistema economico dominante. Come prevedibile, è emerso fortemente il tema della cultura digitale, che riguarda le nuove tecnologie sia dal punto di vista dell’uso degli strumenti sia da quello della mentalità che questi “ambienti” veicolano e delle conseguenti ricadute antropologiche.

La terza direzione intrapresa dalla Chiesa italiana per la scuola è quella della solidarietà e del sostegno, rivolto in particolare a chi ha subito le maggiori conseguenze dall’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Fra questi vanno annoverate le scuole paritarie e le famiglie che iscrivono in esse i propri figli. Nei loro confronti, la CEI ha stabilito di erogare fino a 20.000 sussidi di studio di 2.000 euro ciascuno, per un ammontare di diversi milioni di euro. “Il sostegno alla scuola da parte della Chiesa italiana – ha notato Diaco – si è sviluppato anche attraverso una proficua collaborazione e convergenza che ha visto la sinergia di tutto il mondo ecclesiale: delle diocesi e degli istituti religiosi, delle scuole paritarie cattoliche e di ispirazione cristiana, dei gestori e dei genitori, delle federazioni scolastiche e delle realtà associative. Abbiamo toccato con mano che, nonostante le differenze esistenti, è possibile unire le forze, fare squadra e far incontrare anche le nostre idee e sensibilità”.


Vedi qui il sito del convegno: http://www.formazioneilrischioeducativo.org/basic/web/?r=site/redirect&to=convegno&idslider=409


Fonte: Cei News

L'ufficio diocesano

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